carissimi e carissime …

il momento è arrivato, il momento della “vera dieta’, il momento della depurazione assoluta!

e quindi..come potervi aiutare?

quali dritte concrete darvi per attuare un’ottima depurazione?

 

7 PIATTI/ 7 GIORNI DI ATTACCO

In questo periodo post bagordi natalizi non c è la necessità di eliminare qualsiasi forma di carboidrati, quei mostri travestiti da pane, pizza, pasta, cereali, ma è molto più efficace ridurre drasticamente grassi saturi di origine animale (carne grassa, carne trasformata, sughi pronti, panificati a lunga conservazione) e ZUCCHERI PURI ( succo di frutta/ zucchero ). Quindi, niente dieta paleolitica o dieta super proteica….ma dieta semi vegetariana inserendo alimenti ricchi in antiossidanti, minerali e vitamine.

COLAZIONE ( dal lunedì alla domenica): colazione ricca in calorie per non ritrovarsi a pausa pranzo con una fame atavica, ma leggera in zuccheri e grassi. Consiglio di iniziare a digiuno con 2 bicchieri di acqua caldina o acqua essenziale, a seguire 1 bicchiere di spremuta di arancia senza zucchero o centrifuga mista frutta e verdura e aggiunta di 1 tazza di tè verde o tè nero con al massimo 1 cucchiaino di miele. Come cibo si potrebbero consumare 30/40 g di cereali integrali e frutta secca mista oppure 2 fette di pane integrale segale con crema di avocado o crema di arachidi no salati o miele. No affettati/ no formaggi / no biscotti a lunga conservazione o marmellate varie.

SPUNTINI: frutta di stagione o centrifuga o tisane drenanti o verdura cruda come carote/ finocchi ecc ecc

PRANZO: ecco alcune idee…

  • Vellutata di cavolfiore. Tritate le nocciole ( poche),  Lavate il cavolfiore e dividetelo in cimette. Fatele cuocere a vapore per dieci minuti. Versate l’olio in una pentola e aggiungete il cavolfiore. Fate scaldare due minuti senza lasciar colorare, poi versate il liquido. Proseguite la cottura per dieci minuti, salate, pepate e frullate. Servite con le nocciole e 50/60 g di riso bastati. Vantaggi nutrizionali: il cavolfiore è ricco di vitamina C, la nocciola aiuta a far abbassare il colesterolo nel sangue.
  • Vellutata di barbabietola. Lavate e sbucciate le barbabietole. Fatele cuocere a vapore, poi tagliatele a pezzi. Lavate e grattugiate le mele. Versate in una pentola 500ml di acqua, aggiungete le mele e l’aceto. Fate scaldare 3 minuti, poi unite le barbabietole e le bacche di acai in polvere. Salate, pepate e frullate. Servite dopo aver cosparso di germogli. Vantaggi nutrizionali: la barbabietola è un potente antiossidante, la mela facilita il transito intestinale, e i germogli sono un’ottima fonte di vitamine e minerali.
  • Crema di topinambur e carciofi. Pelate e lavate i topinambur e le patate, poi tagliateli a pezzi. Tostate i gherigli e tritateli. Versate la bevanda di soia ( latte) in una pentola, aggiungete i topinambur e le patate. Portate a ebollizione e lasciate sobbollire per 30 minuti. Aggiungete i fondi di carciofo, versate la panna di soia, salate e pepate. Frullate e fate scaldare 5 minuti a fuoco dolce. Servite dopo aver cosparso le noci tritate. Vantaggi nutrizionali: il topinambur contiene vitamine, il carciofo è ricco di fibre e vitamine.
  • Zuppa di agrumi. Lavate l’arancia e prelevate la scorza esterna. Sbollentatela tre volte e fatela raffreddare. Pelate al vivo l’arancia, il pompelmo e il pomelo. Mettete gli spicchi degli agrumi in una ciotola con il tè al bergamotto e il succo di arancia. Coprite e tenere al fresco per almeno 2 ore. Servire con le scorze. Vantaggi nutrizionali: il pompelmo è antiossidante, diuretico e drenante. L’arancia è ricca si magnesio e fibre. Il bergamotto è antispasmodico e vermifugo, fortifica lo stomaco e agisce contro i disturbi digestivi.

CENA: la cena dovrebbe essere il pasto più leggero in assoluto ( anche se in realtà è il pasto più completo). Quindi, pochissimi panificati o lievitati o alimenti con conservanti e invece tante proteine magre e verdure in tutte le sue forme. Benissimo i pesce bianco/ azzurro/ carne bianca al vapore o zuppe di legumi. E…..ovviamente tutto innaffiato da ottima ACQUA NATURALE 🤪

prima di andarsi a letto una sana e gustosissima tisana detox…..

e….MOVIMENTO

VI SALUTO CON TANTISSIMI AUGURI PER UN OTTIMO  INIZIO D ANNO

 

MARTA

 

 

oggi si cambia presentazione.

Il pesce è il PESCE SPADA, senza spine, di sapore delicato e molto apprezzato anche dai bambini.

Ma come possiamo presentarlo?a volte basta anche solo una presentazione differente o un contorno più colorato per stuzzicare il sapore e la curiosità e abbandonare la monotonia delle solite cose.

In estate ci sono tantissime zucchine e fiori di zucchini per cui…NON C’è SCELTA MIGLIORE!

RICETTA: Spiedini di pesce spada e zucchine alla griglia

Ingredienti

  • 500 g di spada
  • 5-6 foglie di basilico
  • pepe e olio e sale
  • scorza e succo di lime
  • zucchine verdi piccole.

Procedimento

tagliare il filetto insieme triste larghe 5 cm circa e infilzarlo su degli stecchini di legno lunghi.  Lavare il basilico e dopo asciugarlo, tritarlo finemente e poi aggiungere l’olio, sale , lime e pepe. Lavare e tagliare le zucchine per il lungo.

 

Spennellare il pesce e le zucchine con l’olio aromatizzato e poi passare il tutto sulla griglia per 7 minuti circa.

PORTARE A TAVOLA!!

 

 

Ogni tanto è bene cambiare, dare allegria alla tavola e nuovi sapori.

Per questo ho pensato di usare un prodotto che difficilmente viene inserito nei nostri menù quotidiani, la polpa di granchio.

La polpa di granchio può essere presa al naturale al bancone del pescivendolo oppure congelata già pulita, ovviamente è meno salutare ma sicuramente più economica e veloce.

Proprietà nutrizionali delle polpette di granchio

Il granchio è ricco di fosforo, un minerale importantissimo per la salute dei denti e ossa e soprattutto per migliorare la memoria. La polpa di granchio contiene naturalmente acidi grassi omega 3 utili per contrastare le infiammazioni dell’organismo.

Alternativa alle più classiche polpette di tonno, le polpette di polpa di granchio hanno un gusto delicato, tendenzialmente dolciastro ma adatto ad essere impreziosito con spezie e aromi, come il coriandolo che ha un sapore leggero e agrumato.

Una cosa essenziale come salva tempo è che si possono preparare le polpette di granchio in anticipo e tenerle nel congelatore, già suddivise in sacchetti, così da tirarle fuori quando si desidera. 

Con moderazione, si possono mangiare le polpettine di granchio anche se si è a dieta ma bisogna sempre accompagnarle con le verdure fresche di stagione. Per renderle ancora più light cuocile in forno invece di friggerle.

Ricetta 

Ingredienti per 2 persone (6 polpette):

  • 150 g di polpa di granchio
  • 1 cucchiaio di coriandolo tritato
  • 2 cipolle piccole grattugiate
  • il succo e la scorza di ½  limone grattugiata
  • una patata piccola bollita e ridotta in purea
  • 1 uovo sbattuto
  • 10 grammi di farina
  • 70 gr di mollica di pane fresco
  • 1 e ½ cucchiaio di olio vegetale
  • sale q.b.

Preparazione

Mescola in una ciotola la polpa di granchio, il coriandolo, le cipolle, la scorza e il succo del limone, la patata, un pizzico di sale e metà dell’uovo sbattuto.

Prepara 6  polpette, passale  nella farina, nel resto dell’uovo sbattuto e infine nella mollica.

Fai riscaldare il forno a 200 gradi e fai dorare le polpettine per 30/40 minuti girandole 1 o 2 volte.

Servirle calde e accompagnate con abbondante verdura. NO PANE

BUONA CENA

Le temperature salgono e si ha sempre meno voglia di accendere il forno….quindi pesce crudo o stemperato a vapore!

il sapore rimane intatto, come anche i nutrienti (omega 3 in particolare); Verdure crude di accompagnamento e il gioco è fatto!

Gamberi in catalana

Gli ingredienti per prepararli sono pochi e semplici e rendono il piatto adatto anche per la dieta, perché ipocalorico e privo di grassi; anche il sale è superfluo in questo piatto, con le spezie e gli aromi il sapore è assicurato.

Il gusto caratteristico del piatto è dovuto infatti alla presenza di molte spezie che vanno a insaporire i gamberi semplicemente scottati in acqua.

La catalana di gamberi si consuma fredda e per questo oltre che come antipasto puo usare come secondo piatto o anche come piatto unico o per un pranzo in ufficio.
Ma va bene anche come salva-cena, ci vuole poco tempo per lessare i gamberi e condirli!

Ingredienti

  • 16 gamberi (freschi o surgelati)
  • 16 pomodorinI
  • 120 gr di insalata mista
  • 1 finocchio
  • 1 cipolla rossa
  • 1 limone
  • 1 spicchio d’aglio
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe
  • aceto balsamico
  • prezzemolo q.b.

Preparazione

Pulisci i gamberi, togli le teste, metti a bollire l’acqua con lo spicchio d’aglio, le foglie di sedano, il prezzemolo e il limone, quindi lessare i gamberi per 3/4 minuti, asciugali, privali del carapace e del budello intestinale.

Pulisci e lava le verdure: taglia l’insalata, riduci a fette molto sottili il finocchio  e la carota e il peperone e a spicchi i pomodorini.

Metti il tutto in un’insalatiera, condire con sale, pepe, aceto balsamico (appena qualche goccia) e olio, aggiungi i gamberi, mescola, lascia insaporire qualche minuto e servire.

L’insaltata di gamberi alla catalana è pronta!

stasera..stasera…SUSHI!

si può preparare tranquillamente a casa (ma bisogna avere una certa abilità culinaria e sopratutto tempo), oppure prenderlo direttamente dalla susheria!

Ma Quindi che ricetta è? Be è un modo diverso e simpatico di mangiare pesce e sopratutto, permette di convincere i più giovani ragazzi ad avvicinarsi al mondo del pesce.

MA IL SUSHI È PESCE? MA SOPRATUTTO È UN PIATTO DIETETICO?

Molti pazienti mi chiedono e mi fanno questa domanda. Mangiare sushi vuol dire utilizzare il super bonus “piatto libero”?

DIPENDE!!!!

se si tratta di sushimi ( piatto a base di pesce crudo), assoluta si può consumare anche diverse volte alla settimana, senza andare ad intaccare i pasti liberi, questo perché si tratta di pesce in crudite. Condito, arrotolato..ma solo di pesce di tratta.

Mentre i rolls sono tut t’altro discorso.

Il sushi rolls sono composti da riso bianco amalgamato con glucosio e pesce. Questa composizione aumenta notevolmente L indice glicemico del piatto, rendendolo un pochino più svantaggioso come pietanza serale (consiglio di consumarlo a pranzo).

quindi al massimo 1volta alla settimana è più che sufficiente….cercando di evitare rolls conditi con maionese e salse o con tempura.

Calorie

Tenendo presente che la porzione minima di sushi è almeno due o tre “palline”, o “quadratini” di riso, facciamo il conto delle calorie: in ogni pallina ci son circa 10g di riso, quindi a tre palline, equivalenti a 30 g corrispondono 90 kcal. A queste vanno sommate le calorie del ripieno (non considerando le piccole quantità di verdure pressocchè acaloriche) che variano a seconda che si tratti di :

  • salmone  20 Kcal/pz x 3 = 60 kcal,
  • tonno fresco 31Kcal /pz x 3= 93;
  • omelette 26 kcal/pz x 3 = 78 Kcal;
  • gambero 24 kcal/pz x 3 = 72 Kcal.

Quindi una porzione di sushi conterrà in media dalle 150 Kcal (90Kcal + 60 Kcal) alle 183 Kcal (90Kcal + 93 kcal); molto poco se consideriamo che un pranzo o una cena all’italiana costano almeno il doppio delle calorie.

Quindi a livello calorico ci siamo a livello glicemico un po’ meno.

 

Sushi e dieta mediterranea

In una dieta equilibrata come quella mediterranea il sushi è ben accetto. Infatti il riso è  fonte di zuccheri complessi  il cui introito giornaliero dovrebbe essere pari al 45% delle calorie totali e il consumo di pesce, fonte di proteine la cui percentuale è pari a 25 sul totale, viene consigliato almeno tre volte a settimana.

PER CUI, 1 volta alla settimana….ci sta!

SENZA GIOCARSI A PIENO IL BONUS (sushi e sushimi, accompagnato da tè verde).

A volte basta poco per dare un pizzico di allegria e novità alla tavola. Il problema principale per chi segue da anni o mesi un regime dietetico è proprio la MONOTONIA!

Monotonia nei cibi mangiati e nei piatti preparati. Ma questo problema non è da associare alla dieta, ci si nasconde dietro a questa scusa per giustificare un fallimento. Il fatto di ricadere sempre sul solito pesce bianco o sul solito pollo è frutto della “ghingaggine “ personale….costa troppa fatica azionare il cervello e presentare o preparare piatti nuovi, usando anche materie prime a noi non tanto familiare.

IO NON VIETO L’ USO DI NESSUNO INGREDIENTE, SOPRATUTTO SE SI PARLA DI PESCE!!! Per cui…via libera alla fantasia…e questo piatto può fare proprio a caso nostro..

I canestrelli sono alimenti di origine animale classificabili tra i prodotti della pesca. Conosciuti anche come pettini di mare, appartengono ai Molluschi, la stessa di cozze, vongole, fasolari, capesante, datteri di mare e ostriche.
Le preparazioni tipiche nei quali vengono inclusi i canestrelli sono: gratinati di molluschi, cotture alla piastra, cotture in padella (ad es. con sugo di zafferano, di peperoni ecc.), crudità e bolliti da servire freddi (come l’insalata di mare).
Non sono disponibili informazioni dettagliate, l’energia fornita dai canestrelli è circa 70-80kcal/100g e provenire soprattutto dalle proteine ad alto valore biologico. Seguirebbero i carboidrati semplici (glucosio circa 2g/100g) ed infine i lipidi (<1g/100g); le fibre sono assenti ed il colesterolo non dovrebbe risultare eccessivo. Tra i sali minerali e le vitamine non si dovrebbero evidenziare valori particolarmente elevati.
D’altro canto, scrutando il contenuto nutrizionale, i pettini di mare sembrano prestarsi a qualunque regime alimentare; non fanno eccezione le diete ipocaloriche e le terapie alimentari contro le malattie del metabolismo.

Ricetta: canestrelli al forno

Ingredienti

  • 20/25 canestrelli;
  • Farina di mais;
  • limone/arancia succo;
  • olio e sale.

 

Procedimento

togliere il canestrelli dalla conchiglia e lasciare a marinare per qualche ora in frigorifero con olio, sale, limone e succo di arancia.

Canestrelli con marinatura

Poi disporre nuovamente il pesce all’interno delle conchiglie e conspargerli con la mano la farina di mais.

 

infornare a 200 gradi per 15/20 minuti.

ANTIPASTO PRONTO!!!!

Lo so, l’ideale sarebbe combinare un bel piatto di legumi con i cereali…una buonissima combinazione nutrizionale per formare proteine complete vegetali.

Legumi e proteine del pesce…non sarà eccezionale ma non è la causa di ogni male. Sicuramente non sarà per questo piatto che si è aumentato il giro vita o il peso.

La diretta conseguenza del consumo di questo piatto potrebbe essere la formazione di gas intestinali, è un apporto calorico leggermente superiore al solo consumo del pesce, ma compensato dall’ alto apporto di fibre derivate dai legumi.

La crema di fagioli borlotti non è particolarmente indicata per chi soffre di colon irritabile perché i legumi hanno un effetto aerofagia molto forte e perché viene utilizzato il mixer ad immersione che introduce aria nelle particelle.

Per tutti gli altri via libero al consumo di questo piatto, facendo attenzione ad anno aggiungere crostini o pane…la parte di carboidrati viene già rappresentata dai legumi.

Ricetta

Ingredienti

300 g Baccalà già ammollato e privo di spine
200 g Fagioli Borlotti freschi o secchi
200 g Porri
1 Costa Di Sedano
4 cucchiai Olio Extravergine D’Oliva
q.b. Sale
q.b. Pepe
q.b. Parmigiano Reggiano
q.b. Prezzemolo

 

Procedimento

Se usate i fagioli secchi: lasciateli in ammollo per una notte, poi mettete i fagioli scolati in una pentola, copriteli con 2,5 lt di acqua salata e portateli a 2/3 della cottura. Se invece usate i fagioli freschi, non dovete metterli in ammollo ma cuoceteli direttamente.
Tagliate il porro ed il sedano e tritateli grossolanamente.

Tagliate il pesce grossolanamente e sfaldatelo in padella con olio.

Prendere i fagioli tenendo il loro brodo da parte. Passate metà dei fagioli e mettete nella pentola sia il passato che i fagioli interi, oppure con il mix, passare i legumi con un po’ di brodo fino ad ottenere una crema.

Controllate di sale. La zuppa deve essere densa. Spolverizzate di prezzemolo tritato. D’obbligo, un filo di olio extravergine di oliva crudo.

Infine, in un piatto, mettete 3 mestoli di zuppa e qualche pezzo di merluzzo.

 

il gioco è fatto

Buona cena

Sperimentare qualcosa di nuovo in cucina, sopratutto quando si è in un regime alimentare controllato, è di estrema importanza..per non cadere della routine e quindi nella noia.

Molti si preparano sempre le stesse cose…e a volte, basta inventare un tipo di condimento nuovo o di cottura nuova, che il pesce o l’alimento sempre mangiato diventa..UNICO!!!

Per questo oggi ho pensato di preparare l’orata SOTTO SALE.

Dell’orata come tipologia di pesce e di carne, ne ho già abbondantemente parlato e scritto, va benissimo, è ricca in tanti minerali e di facile digestione. Quindi adatta a bambini e a persone che sono all’interno di uno schema controllato caloricamente.

 

MA LA COTTURA? COSA VUOL DIRE SOTTO SALE?

Il principio di funzionamento della cottura al sale non è diverso da quella di altri tipi di cotture, precisamente non è distante da una delle tecniche di cottura “moderne” come la cottura sotto vuoto. L’alimento infatti, viene messo molto semplicemente su un letto di sale e a sua volta viene ricoperto dal sale; consiglio di mettere solo il sale, meglio se grosso (quello fino si insinua) e nel caso un po’ di acqua, non annaffiandolo ma distribuendolo con le mani bagnate per umidificarlo un po’.

COSA SUCCEDE NEL FORNO?

Il calore del forno, che dovrà già essere a 180°-200°, arriverà all’alimento, e poiché l’acqua, naturalmente presente, evapora a 100°, questa uscirà dall’alimento e incontrerà il sale. Sale che, quando viene in contatto con l’acqua, si scioglie, formando quindi una salamoia, una miscela di acqua e sale: il sale ha così formato una “camicia” intorno all’alimento che subito dopo è seccata. L’alimento non è quindi più in grado di “comunicare” con l’esterno, con niente tranne che con la temperatura.

Questo comporta che i liquidi e le sostanze nutritive che escono dall’alimento non possano evaporare o comunque lasciare l’alimento, intrappolato nel sale, così che questi liquidi non si disperdano nella pentola o padella e rimangano intorno all’alimento; insomma, l’alimento cuocerà nel liquido che lui stesso ha rilasciato, esattamente come succedeva nella cottura sotto vuoto, con l’unico limite (bisogna dirlo) che non tutto si può cuocere sotto sale, mentre sotto vuoto si può mettere praticamente tutto.

L’alimento una volta terminata la cottura sarà “ingabbiato”: la crosta di sale, quindi, si deve rompere con un coltello o un martelletto.

La cottura al sale è quindi indicata in regimi dietetici, perché non si va ad aggiungere praticamente niente (nemmeno l’olio) avendo così uno dei prodotti in assoluto più magri!

La ricetta è la cosa più semplice che ci sia.

Prendere un’orata o Un branzino (ancora meglio) e accertarsi che sia pulito per la cottura sotto sale.

poi rivestito è ricoperto di sale introdurlo nel forno.

IL GIOCO È FATTO!!!!

e vi assicuro che il sapore delle carni sarà ottimo!!!

Buona cena

Pesce facile e veloce e sopratutto senza spine…PESCE SPADA!

Con pochissimi ingredienti si può ottenere uno squisito piatto di pesce: pesce spada con salsa ai pomodori! La carne magra del pesce spada, particolarmente gustosa ma non sempre facile da valorizzare, viene insaporita da una leggera e profumata marinatura.

Poi con una salsa fresca di pomodoro, pronta in pochi minuti esalterà il gusto delicato di questo secondo a base di pesce, leggero e dietetico.

Ingredienti

  • Pesce spada (2 fette) 400 g;
  • Limoni
  • Olio extravergine d’oliva 30 g
  • Sale fino q.b. Pepe nero q.b.
    PER LA SALSA AI POMODORI
  • Pomodorini datterini 250 g
  • Salsa Worcestershire 20 ml
  • Aglio 1 spicchio
  • Olio extravergine d’oliva 10g.

Preparazione

Per preparare il pesce spada con salsa ai pomodori, per prima cosa occupatevi della marinatura che durerà giusto il tempo della preparazione. Ponete il filetto di pesce spada in una pirofila abbastanza ampia, aggiungete l’olio, la scorza grattugiata di un limone e il succo di mezzo limone.

 

Lavate i pomodorini e tagliateli a metà;Scaldate l’olio in una padella, aggiungete lo spicchio d’aglio e lasciatelo rosolare brevemente. Unite i pomodorini, salate, pepate e mescolate.

Lasciate cuocere i pomodorini per 10 minuti a fiamma media, mescolando di tanto in tanto. Una volta cotti, spegnete il fuoco, rimuovete l’aglio e trasferiteli in un contenitore alto e stretto, poi frullateli con un frullatore a immersione fino a ottenere una salsa liscia e omogenea.

 

 

Scaldate bene un’altra padella (oppure utilizzate la stessa, per sfruttare il fondo di cottura dei pomodorini), prelevate il pesce spada dalla marinatura e adagiatelo nella padella, salate e scottate il pesce a fiamma medio-alta per 2 minuti da un lato e per 1 minuto dall’altro. Una volta cotto, trasferite il pesce spada su un piatto e tagliatelo a cubetti.

Ecco e il piatto è pronto è buonissimo!!!!!

 

Basta, oggi proprio non sapevo che fare…le idee erano poche e ancora meno il tempo per cui…BURGER DI PESCE SIA

Il Burger di pesce è burger a base di filetti di merluzzo tritati, con timo e prezzemolo.
La ricetta è velocissima e molto gustosa, anche per i bambini.

Per chi deve seguire un regime controllato….burger si ma senza pane!

Ricetta

Ingredienti

  • Filetto di merluzzo 600 g
  • Scorza di limone grattugiata 1 cucchiaio
  • Timo 1 cucchiaio
  • Prezzemolo da tritare 1 cucchiaio
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

Procedimento

Per realizzare i burger di pesce iniziate pulendo i filetti di merluzzo:  sciacquateli sotto l’acqua corrente, asciugateli per bene con un panno da cucina, eliminate eventuali lische con una pinza da cucina. Tagliate i filetti a tocchetti. e poneteli nel mixer,  tritate il merluzzo fino a d ottenere un trito omogeneo.

Trasferite il composto in una ciotola e insaporite con sale, pepe, prezzemolo tritato, timo e scorza di limone grattugiata, amalgamate bene il tutto con una forchetta. Ponete su un tagliere un foglio di carta forno e incominciate a creare il burger di pesce. Con un cucchiaio distribuite il composto di merluzzo all’interno di un coppa pasta del diametro di 7 cm e pressatelo con il dorso del cucchiaio in modo che il composto assuma la forma del coppapasta.

Sfilate il coppapasta  e ritagliate la carta forno intorno ai burger, in questo modo sarete agevolati nel sollevarli senza il rischio di sfaldarli.

Un’idea originale per una cena informale ma con gusto!

Marta

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