E bene sì, ogni tanto qualche carboidrato complesso a cena è concesso.
L ‘idea diffusa, ma non sempre veritiera, che per perdere peso o per mantenersi in forma, bisogna eliminare completamente i carboidrati durante la cena, bisogna smentirla.

Dipende sopratutto da che tipo di carboidrato complesso si introduce, dalla stile di vita e sopratutto dalle’ età.

Il piatto che presento oggi, permette di mangiare una giusta quantità di carboidrati integrali grezzi con proteine e grassi vegetali.

Questa combinazione permette di mantenere stabile la glicemia, che potrebbe rialzarsi a seguito di glucidi derivati dal riso.
Inoltre, questo piatto permette di saziarsi e mantenere la sazietà per un lungo periodo di tempo.
Certo, non bisogna abusarne, ma ogni tanto, il piatto così strutturato è ben concesso.

Attenzione però non aggiungete pane o derivati. I carboidrati grezzi e non lavorati del riso venere sono più che sufficienti.

Allora, pentole….e via!!!

Ricetta riso venere con salmone affumicato e avocado

Ingredienti per 4 persone:

▪ 320 gr di riso Venere
▪ 2 avocado
▪ 200 gr di salmone affumicato
▪ succo di limone q.b.
▪ sale e pepe q.b.
▪ olio extra vergine d’oliva q.b.

Lessare il riso in acqua bollente salata secondo il tempo di cottura indicato sulla confezione.

Nel frattempo mondare l’avocado e tagliarlo a dadini.

Fare a tocchetti anche il salmone. Scolare il riso e versarlo in una ciotola, unire l’avocado, il salmone e il succo di limone. Pepare, salare e condire con un filo d’olio. Servire  tiepido o freddo.

 

 

E buon riso a tutti

Marta

Lo so, sono un pò in ritardo sulla pubblicazione…il piatto l’ho fatto e anche le foto..ma mi mancava il tempo di scrivere. Ma eccomi qua.. oggi poi è venerdì..e quindi PESCE SIA!

I bocconcini di spada al pomodoro e origano sono un secondo di pesce facile e gustoso (totale 15 minuti, considerato anche il tempo per pulire la padella!!!).

La carne compatta, magra e pregiata del pesce spada è così buona che basta un po’ di pomodoro e una spolverata di origano per fare un gran piatto in poco tempo!

Il pesce spada è un pesce magro e dal gusto delicato. In questa ricetta (molto Siciliana) dei bocconcini di spada al pomodoro, si coglie la caratteristica delle sue carni compatte per tagliarlo “a cubetti” e creare uno spezzatino di mare con pomodorini freschi e profumo di origano.

Pochissime semplici mosse e  il piatto sarà pronto e piacerà anche ai bambini!

 

Ricetta Bocconcini di pesce spada e pomodorini

Ingredienti

  • 500 g di pesce spada a fette spesse
  • 300 g di pomodorini a ciliegia
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaio di origano
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Procedimento

Si inizia lavando i pomodorini. Asciugateli e tagliateli a metà. Sbucciate l’aglio e tagliate il pesce spada a cubotti.

Spada tagliato a cubetti

 

Scaldate 4 cucchiai di olio in una larga padella antiaderente con lo spicchio d’aglio e rosolatevi il pesce per qualche minuto su tutti i lati fino a che risulterà dorato. Prelevate il pesce con un mestolo forato e tenetelo da parte. Nella stessa padella lasciate lo spicchio d’aglio e rosolate i pomodorini a fuoco vivace per 2-3 minuti fino a farli appassire.

 

Rimettete il pesce nella padella e saltatelo insieme ai pomodorini ancora per qualche minuto.

Spolverizzate con l’origano, salate, eliminate l’aglio e servite i bocconcini di spada al pomodoro ben caldi.

15 minuti e il gioco è fatto

 

Un piatto light veloce e a base di pesce come piace alla vostra dietista.

Oggi nessuna ricetta particolare, ma solo un consiglio su COME cucinare in modo light e veloce (cosa essenziale). I sacchetti da forno, quelli della CUKI, per capirci, sono stati una scoperta fantastica.

In cucina li uso spesso, sopratutto per cucinare carne o pesce, e ottenere un prodotto molto saporito ma a basso regime di grassi.

Per chi non li conoscesse, si tratta di sacchetti di plastica resistenti alle alte temperature, che si possono impiegare per cucinare carne pesce e verdure, nel forno tradizionale o nel microonde. I vantaggi sono due: la rapidità di preparazione e il fatto che non si sporcano le teglie. Nel corso degli anni si è testato il prodotto e si è constatato che il prodotto non determina migrazione di sostanze chimiche nel cibo. Nella prova sono stati utilizzati filetti di pesce e cosce di pollo,  che però non sempre risultano cotti in modo omogeneo. Il limite è che si ottiene una cottura senza rosolatura simile a quella al vapore, ma più saporita e light.

Come dietista IO li consiglio, sopratutto quando si è a regime alimentare ipocalorico da diverso tempo e si sente la necessità di cambiare sapore al solito cibo e comunque di mantenere i grassi sotto controllo.

Ieri ero in preda al panico, erano le 17 e non aver ancora fatto la spesa e pensato “COSA METTO IN TAVOLA”. Così, mi sono fermata dal pescivendolo e ho comprato un grosso filetto di merluzzo.

Poi di corsa a casa, l’ho tagliato in filetti di piccole dimensioni, facendo attenzione nel togliere le varie spine. Poi ho tagliato a cubetti, peperone giallo (lo so non è di stagione, ma…a volte un po di colore è bello anche in inverno!!) e cavolo nero.

Verdure tagliate a cubetti!

Ho messo nel sacchetto da forno prima tutte le verdure tagliate, condite con olio, sale e timo, qualche cappero, e poi il pesce.

Infine, sacchetto da forno pieno di pesce in forno, a 180 gradi per circa 30 minuti.

Pesce sfornato!

Ore 19 CENA PRONTA E MOLTO BUONA!!!

Provare per credere…..

Marta

 

Il tempo è sempre più tiranno, ne so qualcosa, soprattutto in questo momento, a 50 giorni dal parto.

Ma il pesce fa bene, il pesce bisogna consumarlo almeno 1 volta alla settimana, il pesce aiuta a mantenere la linea..ormai lo dicono tutti..per cui, rassegniamoci e prepariamo questo benedetto pesce!

L’idea di oggi è proprio frutto del poco tempo a disposizione, anche per fare la spesa: I carpacci, veloci e buoni.

Nel linguaggio comune, per carpaccio si intende una ricetta a base di carne cruda (Pesce o carne che sia), magra e povera di tessuto connettivo, tagliata molto sottile.
NB. La preparazione del carpaccio non prevede necessariamente l’utilizzo della cottura chimica in succo di limone o aceto bianco e sale, ma la marinatura serve non solo per dare sapore, ma sopratutto per indurre appunto una semi cottura delle fibre del prodotto usato e renderlo più digeribile per denaturazione proteine e più salubre.

In merito a quelli di pesce, i più famosi sono: fresco di tonno, branzino, ricciola, orata, ombrina, salmone, astice o aragosta ecc; ma anche pesce spada e tonno affumicato, carpaccio di astice o aragosta cotti al vapore, carpaccio di soppressa di polpo ecc.

Succhi consigliati
Il succo di limone o l’aceto assieme all’olio, al sale e alle spezie, per il condimento definitivo; gli agrumi sono parecchio indicati per il pesce e la carne cruda.
Alcuni carpacci vengono esaltati dall’aggiunta di aceto balsamico (ma qua attenzione all’apporto zuccherino).
Sale e pepe (nero o bianco macinati, verde o rosa in grani) sono quasi sempre presenti, contrariamente alle erbe aromatiche e alle spezie, che cambiano in base alla stagione e all’ingrediente principale. Le più note: prezzemolo, basilico, origano fresco, maggiorana, erba cedrina, menta, scorza d’agrume ecc.

Caratteristiche Nutrizionali
Il carpaccio è un alimento che riflette specularmente le caratteristiche nutrizionali dell’ingrediente principale. L’unica differenza significativa interessa l’aggiunta di grassi da condimento, ovvero l’olio extravergine d’oliva. La non cottura permette ai famosi omega 3 di rimanere intatti, ma attenzione, per evitarne l’ossidazione  è essenziale coprirli con antiossidanti come lime/ limone/ agrumi.

Ricetta

Niente di più semplice, andare in pescheria, una di fiducia e scegliere le tipologie di pesce preferito. Accertarsi che si sia rispettata la catena del freddo e le leggi di conservazione e poi….tagliare il pesce e iniziare la marinatura preferita.

accompagnare il tutto con verdure crude, carote, sedano, peperoni.

e il gioco è fatto!

Una cena alternativa per noi gente di mare. Ma perché rifiutarsi a priori di assaggiare un buon pesce di acqua dolce? Certo il pesce di mare può essere preferito dai consumatori, ma ci sono alcune buone ragioni per rivalutare il pesce d’acqua dolce, tradizionalmente pescato e allevato nelle acque interne italiane: la trota salmonata.

La trota fa bene? Ecco perché

Come la maggior parte delle specie d’acqua dolce, anche la trota viene erroneamente considerata un pesce di “serie B”. Questo preconcetto si deve essenzialmente alle abitudini e alla tradizione gastronomica di un Paese mediterraneo come il nostro, dove è naturale la predilezione verso le specie di mare. La trota fa bene e si distingue per delle prerogative che dovrebbero spingere a valutarla come merita nella dieta.

Proprietà nutrizionali

Sul piano nutrizionale le carni della trota, pur essendo mediamente ricche di grassi, presentano un ottimo contenuto di omega 3, circa 800 milligrammi ogni 100 grammi – e sono povere di colesterolo . L’apporto di proteine si attesta intorno al 20 per cento, mentre quello di minerali come lo zinco, il ferro, il fosforo e lo iodio è notevole e può coprire una parte importante del fabbisogno giornaliero. Nel complesso, le qualità nutrizionali e la digeribilità di questo pesce lo rendono adatto a tutte le fasce di consumatori, comprese quelle più sensibili come i bambini, gli anziani e le donne incinte.

 

Sicurezza e sostenibilità

Sul versante della sicurezza, questo pesce offre buone garanzie, e almeno negli anni recenti non si sono fatte registrare segnalazioni di infestazioni o contaminazioni. Uno dei vantaggi più interessanti della trota è rappresentato dalla sostenibilità del suo allevamento, che ha un impatto inferiore rispetto a quello di molte altre specie.

 

Prezzi accessibili e qualità gastronomica

Si può dire che la trota fa bene anche al portafoglio. Indicativamente, per il consumatore finale il prezzo dell’esemplare intero si attesta intorno ai 9 Euro al chilo, mentre il filetto può raggiungere i 13 Euro al chilo. Considerando il valore nutrizionale e la salubrità di queste carni, si tratta di cifre tutto sommato contenute.
Non meno interessante, inoltre, è la versatilità  della trota in ambito gastronomico. numerose le ricette che vedono protagonista questo pesce, dal gusto delicato. La trota si presta a diversi tipi di preparazioni – antipasti caldi e freddi, primi e secondi piatti – rivelandosi idonea alle grigliature, alle fritture, alle affumicature, alle vapore e al cartoccio, in abbinamento con varie aromatizzazioni e contorni. Non si sposano altrettanto bene, invece, le cotture molto lunghe e l’abbinamento con i sughi.

 

Ingredienti

  • Filetti di trota salmonata da 400 g
  • Succo di limone
  • Vino bianco
  • Sale e pepe

Procedimento

Marnare il filetto con limone, olio, vino e sale per almeno 2 ore.

Poi mettere in forno per almeno 30 minuti a 180 gradi con tutto il sughetto.

Pronto da mangiare con pochissime spine.

 

Buon appetito

Marta

Il baccalà può essere di grande ispirazione per tantissimi piatti. Il sapore è forte, ma può piacere sia a piccoli che a grandi. Il baccalà, il merluzzo bianco conservato sotto sale, viene consumato soprattutto in questi mesi invernali a ridosso delle festività natalizie. Eppure, oltre al gusto, questo pesce svela delle straordinarie proprietà nutritive, indispensabili per la salute:

  1. energizzante, nonché un tonico muscolare. Questo perché è una fonte di proteine migliore rispetto alla carne: un etto di pesce, infatti, ne contiene 39 grammi in confronto ai 20 circa dell’alternativa bovina e suina.RICCO DI PROTEINE E POVERO DI GRASSI IL BACCALÀ È UN PESCE MAGRO ADATTO A TUTTI a questo si aggiunge una bassissima disponibilità di grassi, solo 1 grammo per etto, qualità che lo rende una pietanza perfetta anche nelle più rigide delle diete.
  2. il baccalà è ricco di lisina, un amminoacido essenziale che il corpo umano non può da solo sintetizzare, ma anche di calcio, Omega 3/6/9 e dell’insostituibile vitamina A.
  3. Tanti pregi in pochissime calorie: circa 103 ogni 100 grammi. Un pesce magro adatto praticamente a tutti, anche a chi cerca disperatamente di mantenere la linea.

La ricetta di oggi prende spunto dalla tradizione, alleggerendola in calorie e difficoltà.

Ingredienti

  • 1 baccalà medio;
  • 1 cipolla bianca piccola;
  • 1 bicchiere di latte parzialmente scremato;
  • 2 cucchiai di farina integrale;
  • 1 acciuga e capperi;
  • olio;
  • sale.

Procedimento

Per prima cosa bollire il baccalà e una volta cotto sfaldarlo con le dita e con la forchetta mettendolo in una casseruola.

 

Pulire la cipolla e tagliarla finemente in un mixer. Coprire il baccalà con le acciughe, i capperi, la cipolla e infine ricoprire con farina e latte.

 

In ultimo mettere il baccalà nel forno per 30 minuti a 200 gradi.

Il baccalà è pronto e ottimo da servire anche con polenta.


e buon Baccalà a tutti!

Marta

 

Dieta, a volte è anche sinonimo di monotonia in tavola. A volte si, lo ammetto. Carne bianca, pesce bianco….sapori molto leggeri e…poco motivanti.

Ma a volte, basta quel pizzico di creatività in più, per rendere un prodotto base leggero e insapore in qualcosa di stuzzicante. Un esempio è dato dall’utilizzo di spezie e ingredienti etnici, anche ipocalorici! Questa ricetta di pesce fa proprio al caso nostro: la base è pesce bianco, ipocalorico e a basso costo economico, facile da reperire e pulire; il di più è dato dalla curcuma, curry e salsa di soia a basso dosaggio di sodio. Proprio l’utilizzo di ingredienti proveniente di altri paesi e colorati potranno stimolare l’appetito e l’attenzione a chi si definisce a DIETA DA UNA VITA!

Il pesce al curry è un piatto da condividere, anche in una cenetta romantica a due. Il suo aroma e la sua consistenza vellutata sono afrodisiache ed il contorno potrebbe essere a base di riso venere o da verdura tagliata sottile e ripassata in padella mantenendosi croccante e asciutta.

Ingredienti:

  • FILETTO DI PESCE tipo merluzzo, ombrina, spigola (già sfilettato e senza lische);
  • CURRY/CURCUMA 2 cucchiai da tavola interi;
  • PORRO 1;
  • SALSA DI SOIA  2 cucchiai da tavola;
  • OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA 4 cucchiai.

Procedimento:

Tagliare il filetto di pesce a bocconcini.

Bocconcini di Spigola tagliati e pronti per essere cucinati.

Scaldare un giro d’olio in una padella  e unire i bocconcini di pesce per farli rosolare in modo uniforme su tutti e due i alti. Una volta rosolato, prelevare il pesce dalla padella e metterlo in un piatto a raffreddare.

Sbucciare ed affettare finemente il porro e farlo appassire in padella con un pò di olio e acqua. Unire il curry e stemperarlo con un goccio d’acqua.

Curry, curcuma.

Unire il pesce messo da parte e farlo insaporire per qualche minuto aggiungendo anche la salsa di soia. e il piatto è finito!

Con l’utilizzo della salsa di soia si consiglia di non usare sale o altri insaporitori. Mentre grazie all’utilizzo delle spezie il piatto si è impreziosito di tantissimi antiossidanti.

Buon Appetito

Finalmente posso dire di aver gustato un ottimo piatto a base di pesce fritto finto, cioè cotto al forno.  E QUINDI HO PENSATO DI RIPROPORVELO COME RICETTA VELOCE DEL MARTEDÌ’!

Molto più leggero e facile da cucinare rispetto al pesce fritto reale, ma ovviamente meno croccante. .È una pietanza veloce, ma anche gustosa, che può tranquillamente essere consumata anche al interno di un regime dietetico ipocalorico, e vi permetterà di variare leggermente la monotonia culinaria, che a volte le diete ristrettive impongono e di gustare un piatto fresco e stimolante per tutta la famiglia. Servito con insalata o verdura cotta, che può aiutare ad assorbire meno i carboidrati e i grassi presenti nel piatto.

Si può utilizzare un mix di pesce surgelato e già pulito come gamberetti e anelli di totano oppure limitarsi alla seppia già pulita. In entrambi i casi, il pesce scelto ha buone caratteristiche nutrizionali: vitamine e microalimenti presenti come nella maggiore parte delle carni di pesce, omega 3 presenti in buone quantità. Lo spauracchio del colesterolo eccessivo presente nei gamberoni o gamberi può essere sfatato, in quanto presente prevalentemente nella testa o nel carapace e quindi eliminato con la pulizia.

Chiaramente non bisogna consumarlo tutte le settimane ma limitarsi ad 1 volta al mese…ma senza particolari sensi di colpa, anche per chi cerca di controllare l’apporto di colesterolo alimentare.

Eccovi la ricetta! pronta con 15/30 minuti di preparazione.

RICETTA PESCE FINTO FRITTO AL FORNO (totani e gamberi)

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • 400 g di pesce misto già pulito anche surgelato (seppioline, totani e, gamberetti)
  • Prezzemolo/basilico in trito
  • Succo di limone
  • 40 g di farina di mais (non ha glutine naturalmente, altamente digeribile)
  • 3 cucchiai di olio

PROCEDIMENTO

Importante pulire bene il pesce, togliere la pellicina trasparente dal totano e il guscio dai gamberi, anche il filino nero (che si trova nella schiena, bisogna limitarsi a tagliare la parte della schiena e con un stuzzicadenti toglierlo). Sciacquare bene il pesce sotto l’acqua e asciugarlo bene con la carta. Riporlo nel colino e lasciare scolare bene.

Pesce pulito, lavato e fatto scolare dall’acqua!

Preparare il trito con le erbette e aggiungere anche il limone. Bagnare il pesce pulito con la vinaigrette e lasciarlo in ammollo per almeno 10 minuti.

Intanto accendere il forno a 200 gradi, preferibilmente ventilato.

Foderare una teglia con carta da forno bagnata e strizzata e ungere con 2 cucchiai grandi olio.  In una ciotola mescolate la farina di mais, prelevate poco alla volta il pesce e panatelo nella mistura, scrollarlo leggermente e riponetelo nella teglia, così fino alla fine del pesce.

Mix di farina per impanare il pesce.

Una volta che il pesce è bene disposto sulla teglia, irrorarli con gli altri due cucchiai di olio e infornate per almeno 30 minuti.

Servite il pesce caldissimo con contorno di verdure, BUONISSIMO!!!!!

Pesce finto fritto appena sfornato!

Buon Appetito a tutti!!!

Eccomi qua con il nuovo appuntamento settimanale Pesce in tavola.

Per farmi perdonare della mancata ricetta della settimana scorsa (causa giri notturni stregati), vi voglio deliziare con un piatto tipico della zona Romagnola, ricco di sapore, stimolante ma nello stesso tempo relativamente facile da cucinare: Seppia e Piselli.

La seppia è un pesce dal sapore molto delicato, poche calorie e ricco di tanti nutrienti. Quella che compriamo e mangiamo in Italia, appartiene alla specie seppia officinale tipo O del Mar Mediterraneo.

E proprio poco calorico, 100 g di seppie danno un apporto di 80 kcal. Gli zuccheri e i grassi sono molto bassi, inferiori al grammo, mentre le proteine sono di gran valore biologico e sono ricchi in amminoacidi semi essenziali. Ottimo contenuto in vitamine del gruppo B e vitamina C, mentre il colesterolo è poco significativo.

Le seppie sono quindi un ottimo piatto anche per chi sta seguendo uno schema dietetico ipocalorico, anche grazie al suo potere saziante e alle generose porzioni che si possono consumare per le poche calorie. nBisogna però sottolineare che possono contenere inquinanti ambientali e sostanze di origine industriali con potenziali effetti tossici e soprattutto aiutare modificazioni cellulari di carattere tumorale. Per questo se ne consiglia un consumo settimanale e mensile limitato, non superiore a 2 volte al mese.

Si consiglia sempre l’utilizzo di seppia fresca, pescata del giorno, ma se non c è la possibilità, va benissimo un surgelato di alta qualità, che può essere decisamente preferibile ad un pescato non di giornata.

L’utilizzo dei piselli è un classico della nostra regione. I piselli sono leguminose e andrebbero consumare con cereali per creare un pasto completo, ma per un piatto così gustoso se né può fare un’eccezione anche perché i piselli sono legumi con una bassa percentuale di proteine e di cuticola  (influiscono relativamente sulla digestione del pesce stesso).

Ovviamente per stare..in linea, la parte dei carboidrati dati dai piselli…toglie la scarpetta con il pane!!!!

Ricetta: Seppia e Piselli con sughetto al pomodoro

Ingredienti per 2 persone

  • 400 g di seppia
  • 400 g di piselli surgelati
  • 1 bicchiere di brodo vegetale
  • 4-5 cucchiai di passata di pomodoro
  • 2 cucchiai di olio
  • Pepe e sale.

Preparazione:

Tagliare la seppia già pulita in listarelle.

Seppia pulita e tagliata a listarelle.

Intanto riscaldare l’olio in una padella e rosolare i pezzi di pesce per 5 minuti, bagnare con il vino bianco e lasciare cucinare. Fare evaporare il vino per 5 minuti e ricoprire con concentrato di pomodoro e bicchiere di vino. Aggiungere sale e lasciare cucinare per almeno 30 minuti. Unire i piselli già bolliti alla seppia e lasciare insaporire per altri 5 minuti. Se necessario aggiungere altro brodo.

Sughetto con passata di pomodoro e piselli.

Versare le seppie in ciotole insieme al loro seghetto…. e buon appetito!!!

 

TABELLA PORZIONI: 

PORZIONE CALORIE TOTALI (seppia + verdura) CALORIE CON VERDURA E PANE INTEGRALE (30 g)
Piccola (200 g): 120 g di seppia 350 kcal 420 kcal circa (le fibre riducono l’assorbimento grassi)
Media (300 g): 200 g di seppia e piselli 460 kcal 540 kcal circa

 

Buona Cena

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