Pesce in tavola: pesce di acqua dolce, la trota salmonata
Una cena alternativa per noi gente di mare. Ma perché rifiutarsi a priori di assaggiare un buon pesce di acqua dolce? Certo il pesce di mare può essere preferito dai consumatori, ma ci sono alcune buone ragioni per rivalutare il pesce d’acqua dolce, tradizionalmente pescato e allevato nelle acque interne italiane: la trota salmonata.
La trota fa bene? Ecco perché
Come la maggior parte delle specie d’acqua dolce, anche la trota viene erroneamente considerata un pesce di “serie B”. Questo preconcetto si deve essenzialmente alle abitudini e alla tradizione gastronomica di un Paese mediterraneo come il nostro, dove è naturale la predilezione verso le specie di mare. La trota fa bene e si distingue per delle prerogative che dovrebbero spingere a valutarla come merita nella dieta.
Proprietà nutrizionali
Sul piano nutrizionale le carni della trota, pur essendo mediamente ricche di grassi, presentano un ottimo contenuto di omega 3, circa 800 milligrammi ogni 100 grammi – e sono povere di colesterolo . L’apporto di proteine si attesta intorno al 20 per cento, mentre quello di minerali come lo zinco, il ferro, il fosforo e lo iodio è notevole e può coprire una parte importante del fabbisogno giornaliero. Nel complesso, le qualità nutrizionali e la digeribilità di questo pesce lo rendono adatto a tutte le fasce di consumatori, comprese quelle più sensibili come i bambini, gli anziani e le donne incinte.
Sicurezza e sostenibilità
Sul versante della sicurezza, questo pesce offre buone garanzie, e almeno negli anni recenti non si sono fatte registrare segnalazioni di infestazioni o contaminazioni. Uno dei vantaggi più interessanti della trota è rappresentato dalla sostenibilità del suo allevamento, che ha un impatto inferiore rispetto a quello di molte altre specie.
Prezzi accessibili e qualità gastronomica
Si può dire che la trota fa bene anche al portafoglio. Indicativamente, per il consumatore finale il prezzo dell’esemplare intero si attesta intorno ai 9 Euro al chilo, mentre il filetto può raggiungere i 13 Euro al chilo. Considerando il valore nutrizionale e la salubrità di queste carni, si tratta di cifre tutto sommato contenute.
Non meno interessante, inoltre, è la versatilità della trota in ambito gastronomico. numerose le ricette che vedono protagonista questo pesce, dal gusto delicato. La trota si presta a diversi tipi di preparazioni – antipasti caldi e freddi, primi e secondi piatti – rivelandosi idonea alle grigliature, alle fritture, alle affumicature, alle vapore e al cartoccio, in abbinamento con varie aromatizzazioni e contorni. Non si sposano altrettanto bene, invece, le cotture molto lunghe e l’abbinamento con i sughi.
Ingredienti
- Filetti di trota salmonata da 400 g
- Succo di limone
- Vino bianco
- Sale e pepe
Procedimento
Marnare il filetto con limone, olio, vino e sale per almeno 2 ore.
Poi mettere in forno per almeno 30 minuti a 180 gradi con tutto il sughetto.
Pronto da mangiare con pochissime spine.
Buon appetito