Pausa pranzo al mare…che fare?
finalmente è arrivato il bel tempo e il sole…niente di meglio di una pausa pranzo o una mattinata di riposo al mare.
MA COSA SI PUO’ CONSUMARE SOTTO L’OMBRELLONE?
per non correre il rischio di essere perseguitati da quella voglia matta di dormire sulla scrivania per tutto il pomeriggio e senza patire la fame?
Prima di tutto bisogna evitare di incombere nei classici errori estivi:
- CALDO: “E’ troppo caldo e non si mangia. Al massimo un frutto o un yogurt!” niente di più sbagliato e questo si sa. Se a pranzo non si mangia nulla o poco, la glicemia nel sangue cade, e quando si va a mangiare qualsiasi alimento a cena si crea un’iperinsulinemia reattiva con conseguente deposito eccessivo di grasso. Questi comportamenti sono la base per fallire un giusto dimagrimento.
- NO CEREALI: “non mangio la pasta a pranzo così compenso la cena di questa sera”. Succede esattamente il contrario. Sempre per una questione di glicemia e indice glicemico, se a pranzo si consuma solo un secondo con 100 g di pane (perché succede così!!!), la condizione glicemica post pranzo è molto peggiore rispetto a quella indotta da un piatto di pasta integrale condita semplice e in più, mentalmente, si è meno soddisfatti rispetto al consumo di cereali.
Quindi:
- CEREALI INTEGRALI perché hanno un rilascio lento di glucosio: è per questo che aiutano a placare il senso di fame per più tempo. Quindi verdure perché drenano e grazie alle fibre aiutano allo stesso modo a sentirsi sazi più a lungo. Infine legumi e quinoa, che danno il giusto apporto proteico e non contengono grassi. Sul condimento: Solo extravergine perché ricco di acidi grassi che fanno bene all’umore e al cuore e limone, che è un grande alleato per assimilare al meglio il ferro del pasto. Meglio evitare i formaggi e gli affettati (troppo ricchi in sodio che limitano il rilascio di liquidi in ristagno).
Come procedere:
- AL BAR: sempre meglio un panino che nulla. Pranzo con un sandwich. In realtà non c’è nulla di male. Tutto dipende dalla velocità con cui si finisce. Se si divora in pochi bocconi, non c’è l’azione degli enzimi della saliva, deputati a preassimilare gli amidi. Risultato? La sensazione di avere un mattone sullo stomaco, tempi digestivi lunghissimi e gonfiore addominale. Per essere “costretti” a dedicare più tempo alla masticazione scegli un francesino o, comunque, un pane croccante. E ricorda che anche la farcitura conta: meglio optare per ortaggi freschi e stare alla larga da salsine elaborate. Molto meglio mangiare un panino con speck e zucchine grigliate: il pane apporta zuccheri di lenta assimilazione, lo speck fornisce proteine di ottima qualità, mentre le verdure regalano fibre e vitamine.
- AL RISTORANTE: non evitare sempre il primo pensando di fare il meglio. Ormai tantissimi ristoranti propongono piatti a base di cereali integrali o pasta integrarli e verdura. Si aggiunge poi una bella insalata verde o verdure grigliate e il gioco è fatto. Acqua da bere, NO pane e niente frutta.
- BARRETTE E BEVERONI – solo in certe situazioni (e senza esagerare) «I pasti sostitutivi possono essere una scelta pratica ed efficace quando si ha poco tempo (e si rischia di saltare il pasto). Si tratta di prodotti completi in macro e micronutrienti, ad apporto calorico ridotto, in cui il rapporto tra proteine, carboidrati e grassi è nutrizionalmente corretto, mentre il contenuto in fibre aiuta a riempire lo stomaco». La loro composizione è definita da una legge del Ministero della Salute: l’apporto calorico dev’essere compreso tra le 200 e le 400 calorie e in tabella devono essere presenti 12 vitamine e 11 minerali. Un consiglio: abbinare al pasto sostitutivo un frutto di stagione e bere acqua in modo che le fibre si rigonfino, dando sazietà.ADESSO NON SI Può Più SBAGLIARE!!!BASTA DIGIUNARE O PRANZARE CON UN FRUTTO LE SCELTE MIGLIORI SONO TANTE..BASTA SCEGLIERE!!