Impegnarsi e lavorare sul cambiamento vero..
Decisamente arrivo tardi..ormai sono passate 2 settimane dal grande evento sportivo ravennate e di me nessuna notizia! Be non sono morta (quasi!!!), ma ne sono uscita un pochino abbacchiata…come dire, delusa dal risultato!
I 21 km li ho portati a casa, chiusi con 1 minuto in meno rispetto anno scorso e sotto i famosi 1’50 minuti (per la precisione 1’49), ma, perché c’è sempre un ma, decisamente mi ero sognata un altra gara e un altro arrivo. Ho condotto la gara con la PAURA di strafare, di alzare troppo la velocità di corsa e di non poterla mantenere e, così facendo, sono stata per troppo tempo sotto ritmo..stancandomi troppo le gambe. Dal 12’ km avrò pensato di mollare milioni di volte, finendo la gara solo per la mia testardaggine agonistica che mi contraddistingue.
Molto delusa, sul momento, ma ora, ripensando bene COSA è successo…so spiegare il PERCHÉ:
- Obiettivo FATTIBILE: mi sono data un obiettivo che effettivamente non poteva esser sostenibile per me in quel momento. Allenamento non costante nei mesi precedenti e sopratutto, allenamento ripreso a metà settembre dopo 25 giorni di sospensione. Allenamenti corti, rapidi, ripetuti…con un volume mai superiore ai 8/10 km ( le gambe non hanno tenuto!). Credevo di farcela godendo e sfruttando L allenamento svolto per la maratona di aprile ma purtroppo così non è stato, evidentemente non si vive di rendita (darsi obiettivi concreti e raggiungibili è il primo passo per costruire il proprio cambiamento, se no la delusione della sconfitta ci può portare a mollare, a ritornare sulla vecchia strada);
- Forma FISICA: e si, anch’io non avevo la forma fisica giusta. Una forma fisica in generale, mentale e fisica. Fisica, perché rispetto ad Aprile ho recuperato 2 kg di peso corporeo, tendenzialmente di grasso…purtroppo i 20 giorni di stop mi hanno regalato pure questo (ma sto lavorando per riportarmi ai miei livelli😉) e mentale perché la ripresa della scuola e dell’asilo hanno scatenato una baraonda notturna per cui mi svegliavo anche 4/5 volte a notte. Questo vuol dire stanchezza fisica, vuol dire nervosismo e purtroppo …una paura pazzesca di soffrire per la FATICA! Tipo, al 17’ km potevo aumentare la velocità ma avevo proprio paura di FAR FATICA!e questo atteggiamento vuol dire SCONFITTA! Inutile bisogna saper soffrire, saper affrontare il sacrificio per ottenere dei buoni risultati…a lungo termine! Il tutto e buono ottenuto in modo facile NON ESISTE!
Ma detto questo va bene così!
Avanti tutta per un altro splendido obiettivo!
E VOI? CONTENTI?
Vi state ponendo obiettivi fattibili?
lavorando sul giusto cambiamento?