Alimenti “senza”… un vero business per le industrie..un vero disastro per la salute delle persone
Un vero e proprio business!
Il mercato dei prodotti alimentari di nuova generazione, ovvero dei “SENZA” qualche nutriente (glutine, grasso, olio di palma ecc), è in continuo aumento. Questo fenomeno è talmente in espansione, che sta invadendo paurosamente anche il tema del benessere e del dimagrimento.
Molte sono le iniziative pubblicitarie che inducono le persone ad appoggiare tutta la loro alimentazione quotidiana su prodotti “particolari” senza averne necessariamente il bisogno fisico o fisiologico, cioè senza una motivazione di salute (presenza di una malattia diagnosticata con una metodologia riconosciuta dal campo Medico).
1) alimenti GLUTEN FREE
Il caso più evidente e massimo è il GLUTEN FREE! Tutti sentono o hanno una certa “INTOLLERANZA” al glutine.
Il mercato dei prodotti “gluten free“ vale in Italia la ragguardevole cifra di 159 milioni di euro, ed ha fatto rilevare un aumento del 20% nel 2016 rispetto all’anno precedente. Nonostante questo, nel 2014 sono stati solamente 172.000 circa i casi di celiachia –la patologia che colpisce gli individui intolleranti al glutine– diagnosticati nel nostro territorio. E per quanto dal 2012 al 2014 i casi diagnosticati siano aumentati del 15%, l’incidenza di tale patologia sulla popolazione italiana non giustifica un simile incremento nelle vendite dei prodotti senza glutine, passati dal numero di 280 del 2001 ai 6500 di oggi.
Tutto ciò a testimonianza del fatto che sempre più persone si rivolgono ai prodotti “gluten free” non in quanto intolleranti al glutine ma in quanto convinti di acquistare prodotti più salutari rispetto a quelli convenzionali, ma ai quali, soprattutto, attribuiscono miracolistiche proprietà dimagranti.
Ma è davvero così? Davvero i prodotti senza glutine sono davvero più salutari e sono in grado di portare addirittura a una perdita di peso?
Il glutine, cos’è precisamente. Il glutine è una proteina presente in parecchi cereali, grano, orzo farro, avena e segale, ed è formato da due gruppi di proteine, prolamine e gluteine. Sono proprio queste che permettono, attraverso lo sviluppo della maglia glutinica, di intrappolare l’aria nei lievitati e di farci gustare morbide pagnotte e focacce. Le persone intolleranti a queste proteine non sono in grado di assorbirle a livello intestinale e, in caso di loro assunzione, possono riportare lesioni anche gravi dell’intestino tenue. Ma per tutti gli altri, per coloro che si rivolgono al gluten free convinti di acquistare un prodotto più salubre o nella speranza di un aiuto per perdere i chili di troppo, la scelta non ha alcun senso, ma anzi, può risultare controproducente. I prodotti senza glutine hanno le stesse calorie dei prodotti tradizionali ma, presentando un più alto indice glicemico, proprio causato dall’assenza del glutine e vengono spesso addizionati di grassi, con conseguente incremento del numero di calorie.
E no, i prodotti senza glutine non sono più salutari. Dimagrimento a parte, molti si rivolgono ai prodotti “gluten free” nella convinzione che “senza” sia comunque meglio, sull’onda della recente infatuazione per il “senza” che ci ha rapiti tutti: i prodotti senza zucchero, senza grassi, senza uova, senza lievito, senza olio di palma e senza glutine sono considerati la panacea di tutti i mali. Peccato che per quanto riguarda il glutine le cose non stiano esattamente così: i cibi gluten free contengono una percentuale minore di fibre, sali minerali e vitamine.
In conclusione, i prodotti senza glutine non sono né più salutari, né più ricchi di nutrienti e non aiutano a perdere peso. E no, in genere non sono nemmeno più buoni. Sono prodotti specifici, adatti a esigenze reali e destinati a chi soffre di una patologia precisa, la celiachia, e che trova in questi prodotti una corretta alimentazione. Per tutti gli altri, il “gluten free” è una scelta dettata da convinzioni sbagliate e, soprattutto, dall’ennesima moda del momento. Che ha fatto a crescere in maniera vertiginosa patologie inesistenti o sindromi mai accertate.
I prodotti senza sono tantissimi e non riguardano solo il glutine. Attualmente si usano moltissimo i prodotti SENZA LATTOSIO ( pur non avendo una specifica intolleranza allo zucchero del latte) o SENZA OLIO DI PALMA.
2) alimenti HD (SENZA LATTOSIO)
Sui senza lattosio si può anche essere d’accordo. Nel senso che a volte la presenza del lattosio può comunque dare una sensazione di pesantezza digestiva o di reflusso, anche senza la mancanza totale dell’enzima deputato alla sua digestione (lattasi). Usare prodotti senza lattosio, generalmente non comporta particolari problemi di salute. Quello che invece deve fare pensare, è la presenza sul mercato di yogurt HD (senza lattosio), la dove, grazie al processo di trasformazione, il lattosio non c’è più per lasciare spazio ad altri due zuccheri (MA!!!!!) o formaggi stagionati, tipo parmigiano, che vengono venduti come prodotti SENZA LATTOSIO, quando, come nello yogurt, è proprio il processo di formazione che ne comporta la scomparsa.
3) alimenti SENZA OLIO DI PALMA
L’argomento è molto complesso e controverso. Mi riservo di scrivere presto un post su questo argomento che interessa moltissime persone, soprattutto i grandi consumatori di prodotti da forno confezionati (e qui..mi permetto di CONSIGLIARE: invece di buttarvi a capofitto su merendine, biscotti, torte SENZA OLIO DI PALMA, magari cercate di consumare alimenti di giornata e freschi, prodotti da voi e sui quali conoscete alla perfezione gli ingredienti). Presto notizie nuove.
Il problema è sempre lo stesso. Invece di inseguire falsi miti e false mode per raggiungere obiettivi prefissati nel più breve tempo possibile, bisogna cercare di impostare una SANA ALIMENTAZIONE, caratterizzata da tutti i nutrienti presenti in natura: carboidrati-fibre-grassi-proteine…..ovviamente la PIANIFICAZIONE di uno nuovo stile di vita richiede più fatica e più tempo…e a volte, è molto più facile affidarsi ai santoni dei “SENZA”!!!!